Lorenzo Pellizzari


Ci sarà il pesce finché ci sarà l’acqua […]. la critica è il cinema che ci si trova a giudicare. E sinceramente non trovo che per entrambi si tratti di bei tempi, tempi meravigliosi.


Biografia
Lorenzo Pellizzari (Milano 1938-2016) si dedica alla critica cinematografica dal 1960, quando interrompe gli studi in economia e inizia a collaborare a «Cinema nuovo». Nel medesimo periodo è tra gli animatori del Centro Universitario Cinematografico di Milano (CUCMI) di cui è responsabile della rivista «Quaderni del Cucmi» per la quale cura, all’epoca dello scandalo legato a Rocco e i suoi fratelli, un quaderno dedicato a Luchino Visconti. Socialista, a metà degli anni Sessanta si avvicina al Partito Socialista di Unità Proletaria e, con l’arrivo del Sessantotto, il suo rapporto con «Cinema nuovo» e con il direttore Guido Aristarco si interrompe bruscamente. Pellizzari continuerà comunque a riconoscere in Aristarco il proprio «padre» intellettuale, curandone poi anche un’antologia di scritti postuma.
Nel 1974, insieme agli ex collaboratori di «Cinema Nuovo» Adelio Ferrero e Guido Fink, fonda «Cinema e Cinema», rivista di cui assumerà la direzione nel 1977. Dal 1976 inizia la sua collaborazione editoriale più lunga, quella con «Cineforum», per cui inventa due fortunate rubriche: La casa della falsa vita (1981-1989) e Le lune del cinema (1997-2016). Nel 1978 è tra i fondatori del Premio Ferrero e dirige la collana “Biblioteca di Cinema” per Longanesi. Studioso e collezionista di fotografie di scena e di cinema, pubblica su questo tema Cineromanzo. Il cinema italiano, 1945-1953 (Longanesi, 1978). Negli anni successivi si dedica con intensità allo studio della critica cinematografica italiana, partecipando con alcuni contributi alla Storia del cinema mondiale (Einaudi) e alla Storia del cinema italiano (Marsilio e Edizioni Bianco & Nero), nonché curando varie raccolte uscite per la collana «La nobile Arte» (Falsopiano). Il suo testo più importante in materia è Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica (Bulzoni, 1999). Negli ultimi anni Pellizzari intreccia un intenso rapporto con la casa editrice Artdigiland, per cui cura la riedizione de L’avventura di uno spettatore. Italo Calvino e il cinema e Il mio Zavattini. Incontri, percorsi, sopralluoghi (2012).
L’archivio della corrispondenza di Lorenzo Pellizzari è conservato in forma privata dal figlio Andrea Pellizzari che lo ha messo a disposizione per questo progetto.