Mino Doletti

parlare molto di un film – e parlarne con molto calore – è lo stesso che firmare una cambiale con il pubblico.

Mino Doletti

Biografia

Graziano “Mino” Doletti nacque a Verona il 31 marzo 1906. Figlio di un ufficiale di carriera del Regio Esercito, entrò a sedici anni nel partito nazionalista (in uno scritto autobiografico di fine anni Venti o inizio anni Trenta si vanta di aver partecipato a spedizioni fasciste nel parmense e persino alla Marcia su Roma). Studente in legge all’Università di Bologna, nel 1924-1925 iniziò la sua carriera giornalistica all’interno della redazione del quotidiano di Parma «Il piccolo» e del foglio umoristico dei goliardi bolognesi «Il canto della mosca». Nel 1926 entrò nella redazione di «Il resto del Carlino» e dal 1928 al 1937 fu corrispondente dall’Italia e dall’estero per «La Stampa».

Nel 1938 fondò a Roma, insieme ai giornalisti Paola Ojetti e Giuseppe Vittorio Sampieri, il settimanale «Film», che diresse fino all’estate 1943. Nel 1944, dopo uno stop dovuto agli eventi bellici e politici, riprese la direzione di «Film» a Venezia, con sede al Cinevillaggio, nel territorio della Repubblica Sociale Italiana.

Nel Dopoguerra «Film» riprese le pubblicazioni sotto la direzione di Franco Barbieri e Doletti restò nella redazione come direttore editoriale fino al 1949, quando riprese le redini del settimanale. Negli anni Cinquanta diresse il settimanale «Film d’oggi» e fu a lungo critico cinematografico e televisivo del quotidiano «Il Tempo». Morì a Roma il 16 maggio 1987.

L’archivio di Mino Doletti è conservato nell’omonimo fondo della Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca di Bologna.