Paola Ojetti


‘Non si assume personale femminile’, c’è scritto fuori di certi uffici. Qui, invece, sembra ci sia scritto ‘Non si accetta pubblico femminile.’
Biografia
Paola Ojetti (1911-1978) fu operatrice culturale, traduttrice, giornalista, critica cinematografica, sceneggiatrice e scrittrice. Figlia del noto e affermato critico d’arte italiano Ugo Ojetti, nella sua formazione fu introdotta sia a una vasta cultura sia all’influente cerchia sociale che frequentava la villa famigliare Il salviatino, presso Fiesole.
Poco più che ventenne, Paola Ojetti ricevette l’incarico di tradurre in italiano l’adattamento di Max Reinhardt del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare per il Maggio Musicale Fiorentino. Instaurato un importante rapporto di lavoro con Reinhardt, venne assunta per i dialoghi del relativo film della Warner Bros (Max Reinhardt, William Dieterle, 1935). Quindi, diventò una delle adattatrici più ricercate nel panorama del doppiaggio italiano degli anni Trenta.
Nel corso del decennio, oltre a continuare la sua attività di traduttrice, per la quale vinse il Premio Galante nel 1934, co-diresse con il musicologo Guido Gatti una raccolta di testi musicali per la Tumminelli e pubblicò un romanzo per bambini a tema musicale.
Nel gennaio 1938 fondò a Roma il settimanale «Film» insieme a Giuseppe Vittorio Sampieri e Mino Doletti. Doletti assunse il ruolo di direttore, mentre a Ojetti viene affidato il ruolo subordinato di segretaria di redazione. Tuttavia, il suo lavoro fu cruciale fin dalla fondazione della rivista: Ojetti era al centro di una prestigiosa rete sociale fondamentale per «Film» e svolgeva diverse mansioni essenziali all’interno della redazione, dalla vera e propria attività di critica cinematografica al giornalismo, dalla revisione dei contributi alla gestione dei contatti internazionali, fino alla proposta e alla cura di rubriche.
Ojetti si cimentò inoltre nella sceneggiatura, soprattutto a partire dagli anni della Repubblica Sociale Italiana, alla quale aderì con convinzione, trasferendosi da Roma a Venezia per continuare a lavorare nella redazione di «Film». Nel Dopoguerra, Ojetti riprese comunque la sua carriera di traduttrice letteraria e nel doppiaggio, di giornalista cinematografica e, infine, di sceneggiatrice.
I materiali relativi alla collaborazione di Paola Ojetti con «Film» sono conservati nel Fondo Mino Doletti della Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca di Bologna.