Storia e linea editoriale
Inizia le sue pubblicazioni come mensile nel giugno del 1955 e le conclude col numero 32-33 dell’estate del 1960, dopo essere diventato trimestrale all’inizio del 1957, sotto la direzione di Renato Ghiotto e Ottavio Jemma.
La rivista, caratterizzata da una grafica curata e decisamente moderna, si propone, fin dall’editoriale di presentazione, di indagare gli aspetti organizzativi, legislativi ed economici del cinema soprattutto italiano. Nonostante tale proposito non sia del tutto rispettato, «Cronache del cinema e della televisione» mette in secondo piano la critica in senso stretto, ad esempio non pubblicando mai recensioni o approfondimenti di film, e dando ampio spazio a inchieste e rubriche fisse sullo stato dell’industria cinematografica italiana.
La gestione editoriale e la linea culturale di indirizzo filo-governativo non impediscono alla rivista di ospitare misura pressoché analoga interventi di critici cattolici (Paolo Valmarana, Nino Ghelli, Renato May, Giovan Battista Cavallaro, Toni Cibotto) e laici (Morando Morandini, Riccardo Redi, Fernaldo Di Giammatteo, Filippo Maria De Sanctis).